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Nuova legge sull’AI: 5 anni di reclusione per chi diffonde immagini e video alterati con l’Intelligenza Artificiale

Dal Governo italiano arriva la prima stretta sull’uso distorto dell’Intelligenza Artificiale. Il Consiglio dei Ministri ha approvato una nuova legge sull’AI per contrastare gli abusi e favorire uno sviluppo responsabile di questa tecnologia in Italia, fornendo anche incentivi e agevolazioni per la crescita del settore.

Reclusione da 1 a 5 anni per chi crea danno con l’AI

Il Consiglio dei Ministri ha promulgato di recente alcune misure per regolamentare l’uso improprio dell’Intelligenza Artificiale nel nostro Paese, introducendo pene severe per i colpevoli, nonché agevolazioni per la crescita del settore. Queste iniziative, delineate nel contesto di un’ampia strategia volta a promuovere uno sviluppo responsabile dell’AI in Italia, mirano a porre un freno agli abusi e a incentivare il ritorno dei talenti dall’estero.

In particolare, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha annunciato una stretta sugli usi distorti dell’AI, con pene fino a cinque anni di reclusione per coloro che pubblicano o diffondono, senza consenso, video o immagini alterate con l’Intelligenza Artificiale, causando danni ingiusti alle persone. Questa nuova normativa, ha spiegato Nordio, è essenziale per contrastare la creazione di una realtà “che non è più virtuale ma reale” e che può avere conseguenze devastanti sulla vita delle persone.

Oltre alle disposizioni penali, il disegno di legge include anche disposizioni che recepiscono il regolamento europeo AI Act, disciplinando vari aspetti dell’uso dell’Intelligenza Artificiale. Queste disposizioni riguardano il diritto d’autore, l’integrazione dell’AI nel settore sanitario e la definizione delle autorità responsabili della vigilanza, come l’Agenzia per l’Italia Digitale e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, mentre la regia rimane in campo al Governo.

Legge sull’AI: incentivi per agevolare i rimpatri

Per attrarre gli esperti del settore, Palazzo Chigi ha esteso le agevolazioni fiscali per i rimpatriati anche a coloro che hanno lavorato nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale negli Stati Uniti, ma anche negli altri paesi europei. Questa mossa, secondo il sottosegretario per l’Innovazione Tecnologica, Alessio Butti, è volta a incentivare il ritorno dei talenti dall’estero e a promuovere lo sviluppo dell’AI nel nostro Paese.

Infine, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza di affrontare l’impatto dell’AI sulle imprese, “specialmente considerando che in Italia ci sono circa 4 milioni di PMI che devono essere messe nelle condizioni di usare appieno queste tecnologie”. Il provvedimento include quindi l’allocazione di un miliardo di euro dal fondo innovazione al venture capital gestito da Cdp, con l’obiettivo di sostenere la crescita delle startup che operano nell’AI e favorire l’emergere di un campione nazionale nel settore, come per altri paesi dell’Ue.

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