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Cosa fa esattamente un perito fonico forense?

A Marco Perino, che da anni svolge questo lavoro e ha una lunga esperienza, abbiamo chiesto di spiegarcelo. Le intercettazioni sono sempre più centrali, ma poi esaminarle è un’altra storia.

Ti occupi di Saggi Fonici di sospettati e del restauro e analisi di registrazioni foniche scarsamente intellegibili, anche per conto delle FO. Cosa fa insomma un Perito Fonico Forense? 

Un Perito Fonico Forense si occupa di “Audio Forense”, il campo della scienza forense relativo all’acquisizione e all’analisi di registrazioni sonore che possono essere presentate come prove in un Tribunale o in qualsiasi altro ambito ufficiale. Le Prove Audio possono contenere informazioni relative ad esempio a Mobbing, minacce, frodi, accuse di calunnia, fino a casi più gravi come sparizioni o omicidi.
Fra gli aspetti primari dell’Audio Forense vi è quello di stabilire l’autenticità delle prove audio, migliorare la qualità delle registrazioni per incrementare l’intelligibilità del parlato, interpretare e documentare le prove sonore, ad esempio con l’identificazione dei parlanti, e la trascrizione di dialoghi con la ricostruzione sonora e temporale degli eventi.

Quali circostanze possono ridurre drasticamente l’intelligibilità di una registrazione? Possono essere evitate?

La maggior parte delle registrazioni che pervengono a un perito fonico sono di pessima qualità.
Le cause principali sono di tre tipi: ambienti di registrazione molto rumorosi (intercettazioni ambientali),
lontananza dei soggetti registrati/intercettati dai microfoni, registratori e microfoni di pessima qualità. Per quanto riguarda le intercettazioni a cura delle FO, non sempre le stesse possono essere effettuate in condizioni ottimali. Non si può ovviamente andare a dire a un sospettato ignaro di essere intercettato di parlare più forte, o di non accendere la radio, o di non entrare in un locale affollato. Quello che sicuramente può aiutare ad ovviare il problema è l’utilizzo di microfoni di alta qualità, e di risoluzione di registrazione maggiore.

Altro caso invece sono invece le registrazioni che ci pervengono da privati. La maggior parte sono state effettuate con applicativi e microfoni da smartphone, e spesso vengono inoltrate, con ulteriore perdita di qualità con altri applicativi come WhatsApp e simili.
Anche solo far capire ai privati che se han bisogno di presentare delle prove in procedimenti giudiziari, è meglio che le acquisiscano con registratori professionali, che con meno di 200 euro si possono tranquillamente trovare, può aiutare. Un file filtrato e pulito avrà comunque sempre qualità inferiore all’originale.

Citiamo dei casi italiani e stranieri in cui il lavoro di professionisti fonici forensi si è rivelato fondamentale per le indagini.

Ce ne sono veramente molti. Pensiamo alle registrazioni alla Casa Bianca per il caso Watergate che han fatto saltare Nixon, il caso della chiamata al 911 da parte da Trayvon Martin, le registrazioni manipolate di Brittney Spears, e a casa nostra i casi non si contano, da Calciopoli fino alle intercettazioni di molteplici personaggi politici.

Che percorso suggerisci per chi vuole intraprendere la tua professione?

Non esiste un percorso univoco di studi universitari come per altre discipline. Se volessimo fare un percorso completo che racchiuda tutte le specificità dell’audio forense servirebbero almeno tre lauree, una in ingegneria del suono, una in linguistica e una in statistica… ma poi tutto questo garantirebbe che il pluri laureato sarebbe “portato” per questo mestiere?
Dal momento che di suono si parla, partirei con una formazione specifica da tecnico del suono, che è stato in parte il mio percorso, ma ritengo che avere nozioni da fonico non basti, dal momento che ho avuto modo di mettere alla prova in ambito forense dei fonici navigati e ben più formati di me, con esiti negativi.


Essere un eccellente fonico non significa essere un buon fonico forense. Essere un eccellente linguista non significa essere un buon linguista forense. Essere un ottimo statistico, non significa essere un ottimo “comparatore di formanti vocaliche”. Un fonico forense innanzitutto ha per dote “orecchio” allenato a sentire “diverso”.

Foto di Jonas Zürcher su Unsplash

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