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Pedinamento: le regole per non violare la privacy

In Italia, il pedinamento non costituisce reato, nemmeno per un privato cittadino. Tuttavia, esistono alcuni limiti da rispettare per evitare di commettere reati o di violare la privacy altrui. Queste regole valgono anche per gli investigatori privati

Pedinamento: cosa dice la normativa?

Il pedinamento, insieme all’appostamento, è la principale modalità o tecnica d’indagine perseguita dagli investigatori privati. Essa, di fatto, non costituisce reato nemmeno per un comune cittadino, che secondo la legge italiana è libero di pedinare un’altra persona, se teme di subire dei danni da quest’ultima (che siano di natura sentimentale, professionale, economica, etc.). Tuttavia, questa attività deve avvenire all’interno di alcuni limiti dettati dalla normativa.

Il Codice Penale, infatti, specifica che “la normativa italiana non disciplina il caso specifico del pedinamento che quindi non è considerato un reato. Tuttavia, la situazione cambia se si verificano alcune condizioni”. Se, ad esempio, il pedinamento è reiterato ed insistente, tanto da alterare lo stato emotivo della persona pedinata, subentra il reato di molestia. Nei casi più gravi, in cui il soggetto indagato si sente minacciato ed è costretto a cambiare le proprie abitudini di vita si parla di stalking e di condotta reiterata. L’investigatore privato conosce bene i limiti della propria attività, ma il cittadino, a fronte di una condotta un po’ troppo eccessiva ed invadente, potrebbe finire nei guai con la giustizia.

Quando si viola la privacy pedinando una persona?

L’attività di un detective è strettamente regolamentata dalla normativa sulla privacy. Allo stesso modo, anche una persona che decide di svolgere delle indagini per conto proprio è soggetta a queste regole.

Entrando nei meriti di ciò che è lecito e di ciò che non è lecito quando si decide di seguire qualcuno, in prima istanza è necessario sottolineare che il pedinamento dev’essere assolutamente saltuario. Se questo comportamento diventa continuo e duraturo, vi è il rischio di incappare nei reati di molestia e stalking. Inoltre, il pedinamento dev’essere motivato da un interesse privato, che può tradursi in un sospetto, come ad esempio in caso di tradimento o di illecito in ambito lavorativo.

Si può pedinare una persona esclusivamente in luogo pubblico. Allo stesso modo, non è possibile fotografare o riprendere il soggetto interessato in un luogo privato, come ad esempio nella sua abitazione. Infine, è possibile registrare una conversazione (anche telefonica) soltanto in presenza del soggetto sottoposto ad indagine e in assenza di soggetti terzi, estranei dai fatti.

È assolutamente vietato istallare una microspia audio/video nella casa o nell’automobile di una persona allo scopo di registrarne i movimenti o le conversazioni.

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