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“SOLA DOSIS VENENUM FACIT” (è la dose che fa il veleno)

Tossicologia forense e le fasi d’indagine criminalistica

Una branca della tossicologia a servizio delle scienze forensi, che ricerca e identifica la presenza di droghe e veleni in fluidi biologici, tessuti e organi.

La tossicologia forense è una disciplina che studia la natura degli effetti ed i meccanismi di azione lesiva che i composti possono svolgere nei confronti dei sistemi biologici.

Per poter identificare i composti ignoti si ricorre ad un’analisi di screening con: tecniche di spettometria e tecniche di cromatografia.

La tossicologia abbraccia svariati ambiti:

– Tossicologia descrittiva (test di tossicità sugli animali)

– Tossicologia dei meccanismi (studia i processi in cui le sostanze esplicano gli effetti tossici sull’organismo)

– Tossicologia normativa (valutazione del rischio connesso all’ammissione di una sostanza chimica nel mercato/ambiente)

– Tossicologia clinica (trattamento su pazienti intossicati da farmaci o da altre sostanze chimiche)

– Tossicologia ambientale (studia l’impatto che gli inquinanti ambientali hanno sugli organismi biologici e sull’ecosistema)

– Tossicologia forense (studia il rapporto tra uomo e agente tossico in relazione all’applicazione di specifici disposti di legge)

Quest’ultima studia il rapporto tra uomo e agente tossico attraverso la identificazione della sostanza tossica sia nell’organismo umano, che in altri substrati, per poi procedere con la valutazione del danno da questa prodotto. Paracelso nel XVI secolo disse che: qualsiasi sostanza è velenosa e nessuna è priva di capacità venefica: solo la DOSE non rende velenosa la sostanza. Da questo principio si racchiude che, ogni sostanza chimica può essere tossica per l’organismo una volta superata la così detta “dose-soglia”

La medicina legale definisce il veleno come quella sostanza che, introdotta nell’organismo, cagiona uno stato di malattia e eventualmente la morte con meccanismo chimico o biochimico. Il meccanismo chimico consiste in una tossicità locale (irritazione cutanea ecc.), mentre il meccanismo biochimico è una tossicità sistemica (provocato dalla maggior parte delle sostanze). Il medico legale per una corretta diagnosi di avvelenamento deve prendere in considerazione diversi criteri: circostanziale, anamnestico clinico, anatomapatologico e chimico – tossicologico. Nella fase circostanziale si procede con le indagini di sopralluogo, come in ogni caso si procede con lo studio di un’osservazione generale e poi particolare, più accurata. La fase anamnestico – clinico si ricostruisce la storia del sospetto, per poi procedere nella fase anatomopatologica, viene svolto un esame necroscopico (esterno, autoptico), l’indagine autoptica spesso non fornisce dati indicativi della natura del veleno. Questo è un esame fondamentale ai fini della decisione di eseguire, o meno, le successive indagini chimico – tossicologiche. Per finire, la fase chimico – tossicologico attiene all’accertamento di una lesività di tipo tossico responsabile della morte mediante la determinazione della natura, della sostanza tossica e la sua quantificazione nei liquidi biologici. Questo ultimo criterio diagnostico presenta 2 fasi:

– processo di acquisizione del dato

– interpretazione dei dati acquisiti

Una scienza applicata la tossicologia, utilizzata per la pratica delle perizie tossicologiche forensi, una tipologia di perizia giudiziaria che sopraggiunge in caso sospetto di avvelenamento o intossicazione, ecco il collegamento diretto con la medicina legale. L’esecuzione di una perizia tossicologica forense consiste per lo più in una ricerca e studio sulle droghe, veleni e ogni tipo di implicazione clinica, fisica e legale. Per la finalità dell’esecuzione si fa sempre riferimento a una richiesta diretta da parte della Magistratura e alle indagini in corso di un relativo caso.

Nell’indagine criminalistica ci sono diverse fasi che coinvolgono il tossicologo forense:

Fase che procede l’ingresso nel laboratorio del materiale da analizzare

Fase laboratoristica

Fase che riguarda la comunicazione del dato ottenuto all’autorità giudiziaria

Il risultato di una perizia tossicologica forense è la scoperta di quegli indizi validi al responso dei quesiti posti all’inizio di un’indagine criminalistica. La tossicologia clinica e la medicina legale utilizzano i valori riscontrati in casi di avvelenamento nel campo farmacologico, come lavoro di prevenzione da future intossicazioni o avvelenamenti.

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