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furti in casa

Sicurezza privata, furti in casa in calo del 40%

Le restrizioni, imposte per arginare i contagi, hanno influenzato anche l’attività dei ladri. Secondo Uecoop, i furti in casa sono diminuiti, ma attenzione all’home jacking

La pandemia qualche beneficio l’ha pure portato: secondo Uecoop infatti i furti in casa sono scesi del 39,3%. Questo è il dato emerso dall’ultimo report dell’Unione Europea delle Cooperative, che sottolinea tuttavia “che la paura di subire un furto coinvolge il 60% degli italiani”. Nello specifico, il furto in casa, oltre al danno economico, può lasciare alla vittima un profondo trauma, difficile da estirpare. Lo studio di Uecoop è in linea con gli ultimi dati forniti dall’Istat. Dal 2014, i furti in casa sono diminuiti progressivamente: da 255 mila a meno di 200 mila nel 2018. L’orario più a rischio è fra le 18 e le 21. Segue la fascia oraria tra le 9 e le 12 e quella tra le 15 e le 18.

I dati confortanti di Uecoop non devono tuttavia tranquillizzare troppo i cittadini. Infatti, in questo momento di parziale lock down, non è così insolito che i ladri colpiscano mentre in casa ci sono i proprietari. Questa tecnica è denominata home jacking. Il ladro s’intrufola nell’abitazione mentre il proprietario è indaffarato nelle sue faccende o, ad esempio, si sta facendo la doccia. Nessun serramento è scardinato, perché tendenzialmente la porta è aperta. Il malintenzionato non mira a svaligiare la casa, bensì a rubare le chiavi dell’auto, il portafoglio, la borsa: oggetti che comunemente vengono conservati vicino alla porta d’ingresso. In altri casi invece, i ladri fingono di essere comuni cittadini, come ad esempio un corriere o un venditore.

Abitualmente, i malviventi prima di colpire effettuano un sopralluogo dell’abitazione per verificare se la stessa dispone di porte blindate, inferriate alle finestre, impianti di allarme collegati con la centrale di polizia, telecamere o vetri anti sfondamento. Uecoop ha rivelato che negli ultimi anni il comparto della sicurezza è in netta crescita e “coinvolge una filiera che va dai produttori di sistemi anti intrusione agli installatori fino ai servizi di vigilanza e sicurezza privata, per un fatturato di circa 5 miliardi di euro all’anno”.

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