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Serial killer

Qual è il QI di un serial killer?

Quanto può essere alto il quoziente intellettivo di un serial killer? Attraverso il suo modus operandi è possibile intuirlo. Alcuni tra i più famosi assassini seriali lo confermano.

Il serial killer, o assassino seriale, è un pluriomicida che, a seconda del livello di intelligenza, adotta tecniche più o meno ingegnose nel commettere i propri crimini. A rivelarlo è uno studio condotto dall’Università americana di Radford aggiornato al 2016, in cui vengono mostrati i metodi applicati dai serial killer sulla base del livello del loro quoziente intellettivo (QI).

Quelli maggiormente organizzati e metodici, sono spesso quelli più intelligenti. Grazie a una meticolosa pianificazione, questi serial killer riescono ad avere un elevato controllo sulla situazione, occultando importanti prove in grado di smascherarli. Al contrario, i più disorganizzati sono coloro che uccidono ogni qualvolta capiti un’occasione, seguendo il loro istinto omicida. La natura compulsiva di questi ultimi, unita al basso QI, li porta spesso a commettere errori, e a farsi scoprire più facilmente.

Il serial killer ha un’intelligenza sopra la media?

La ricerca universitaria sul quoziente intellettivo dei serial killer offre una panoramica dei metodi più usati dai criminali sulla base del loro punteggio. Quello che emerge è che:

  • i delitti commessi con un corpo contundente sono tra quelli prediletti da chi ha un QI di 80 di media;
  • le armi da fuoco sono tra gli strumenti preferiti per coloro con un QI di 90;
  • l’accoltellamento e lo strangolamento sono le tecniche più adottate dai criminali con una media compresa tra 90 e 100;
  • il veleno è impiegato da chi ha un’intelligenza con un punteggio intorno al 100;
  • gli esplosivi, per la loro complessità e ingegnosità, vengono utilizzati solo da chi ha un punteggio elevato, attorno al 140.

Alcuni serial killer messi a confronto

In media, il quoziente intellettivo di una persona è compreso tra 85 e 115. Quello di Albert Einstein, ad esempio, era pari a 160.

Tra i serial killer, troviamo diversi livelli di QI, come quello di Ottis Toole (sotto la media) e di Theodore Kaczynski, conosciuto come Unabomber, valutato 167. Il primo, con un punteggio pari a 75, era affetto da un leggero ritardo mentale e varie forme di disabilità nell’apprendimento. Si rese colpevole di omicidi efferati che, commessi insieme al suo amico Henry Lee Lucas, venivano messi in atto senza apparente motivo. Il suo modus operandi prevedeva l’accoltellamento e armi da fuoco, nonché stupri, mutilazioni e atti di necrofilia. Kaczynski, al contrario, era laureato ad Harvard ed è stato professore universitario. Con i suoi attentati dinamitardi ben organizzati ha terrorizzato un’intera nazione.

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