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OxyContin: la controversa storia e gli effetti provocati dalla “droga dei poveri”

L’OxyContin è un antidolorifico e un potente oppiaceo finito al centro di una devastante crisi degli oppioidi negli Stati Uniti. Al tempo, la casa farmaceutica Purdue Pharma è finita sotto i riflettori per il suo ruolo avuto nella diffusione e nella promozione del farmaco.

OxyContin: cos’è e qual è la sua storia

L’OxyContin è un antidolorifico e un potente oppiaceo, protagonista di una crisi sociale senza precedenti negli Stati Uniti intorno agli anni ’90. Gli oppioidi, tra i farmaci più antichi al mondo, hanno una lunga storia che risale a millenni fa. La scoperta della morfina nel 1806 ha segnato l’inizio della diffusione su larga scala di queste sostanze, nonostante i primi tentativi di minimizzare il rischio di dipendenza.

L’OxyContin, infatti, fu inizialmente promosso come un rimedio efficace per alleviare il dolore cronico, senza rischio di dipendenza. Tuttavia, si è trasformato presto in una “droga di massa”, che ha contribuito alla morte per overdose di centinaia di migliaia di persone negli USA. La sua rapida e incontrollata diffusione ha portato il farmaco nelle strade, dove è diventato molto ricercato anche per il suo effetto euforizzante. Nonostante questo, il suo abuso può causare dipendenza fisica e psicologica, con effetti collaterali che vanno dalla nausea alla depressione respiratoria, fino alla morte.

Da farmaco a “droga dei poveri”

Al tempo in cui l’OxyContin era stato introdotto nel mercato, la casa farmaceutica Purdue Pharma aveva adottato una strategia di marketing aggressiva, sfruttando la convinzione che il farmaco non fosse pericoloso e potesse migliorare non solo il dolore fisico, ma anche l’umore.

Con il suo prezzo accessibile e il passaparola, l’OxyContin divenne presto molto utilizzato negli Stati Uniti. Anche coloro che non soffrivano di dolori fisici iniziarono ad assumerlo per il suo effetto piacevole. La dipendenza si diffuse rapidamente, con molte persone che superavano le prescrizioni mediche e ricorrevano al mercato nero per ottenere il farmaco.

La Purdue Pharma e i suoi proprietari, la famiglia Sackler, furono accusati di aver contribuito alla crisi degli oppiacei negli Stati Uniti. Oltre 1.600 azioni legali furono mosse contro l’azienda, che nel 2007 venne ritenuta colpevole in un processo federale e condannata a pagare oltre 600 milioni di dollari di risarcimento.

Il ruolo della Purdue Pharma nella crisi degli oppioidi

Nel 2016, un’inchiesta del New York Times ha rivelato uno scandalo ancor più oscuro legato alla Purdue Pharma. In quel periodo, sono emersi alcuni documenti che suggeriscono che i Sackler avessero pianificato di lucrare anche sulla cura della dipendenza da oppiacei, dopo aver contribuito alla diffusione della crisi. Questo progetto, noto internamente come “Progetto Tango”, ha sollevato ulteriore indignazione sulla condotta dell’azienda farmaceutica.

La crisi degli oppioidi negli Stati Uniti ha avuto un impatto devastante sulla società. Libri, documentari, film e serie TV hanno cercato di raccontare questa immane tragedia, portando all’attenzione pubblica il ruolo della Purdue Pharma nella diffusione della dipendenza e nella promozione dell’OxyContin.

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