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Chico Forti torna in Italia: potrebbe beneficiare della libertà condizionale

Il caso Chico Forti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Dale Pike, ha diviso per molto tempo l’opinione pubblica italiana e internazionale. A distanza di 24 anni, l’ex velista ha ottenuto il trasferimento dagli Stati Uniti all’Italia, dove finirà di scontare la sua pena.

Chi è Chico Forti e cosa successe la notte del 15 febbraio del 1998?

Enrico Forti, detto “Chico”, è un ex velista italiano, campione di windsurf, nato a Trento nel 1959. Nel 1990 si trasferì in Florida con la moglie e i figli, dove avviò un’attività di produzione televisiva. La sua vita prese una piega drammatica nel 1998, quando venne accusato dell’omicidio di Dale Pike, figlio di Anthony Pike, proprietario del Pikes Hotel di Ibiza.

Il cadavere del giovane Pike fu ritrovato il 16 febbraio del 1998 da dei surfisti sulla spiaggia di Sewer Beach a Miami. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, Dale Pike avrebbe incontrato Forti per annullare l’acquisto da parte di quest’ultimo del Pikes Hotel. Il manager dell’albergo, Antonio Fernandez, riferì agli investigatori che l’ex campione italiano avrebbe tentato di acquistare l’immobile raggirando il proprietario Anthony Pike, affetto da demenza. Tra Forti e Pike ci sarebbero stati quindi dei contrasti, conclusisi con l’omicidio di quest’ultimo.

Le indagini e la condanna all’ergastolo

Inizialmente Chico Forti negò di aver incontrato Pike la sera dell’omicidio. Tuttavia, gli inquirenti scoprirono che l’uomo avrebbe prelevato Pike all’aeroporto di Miami e che il suo cellulare avrebbe agganciato la cella telefonica di una località vicina al luogo del delitto. In seconda battuta, Forti ammise di aver prelevato Dale all’aeroporto, ma dichiarò di averlo accompagnato a una festa. Successivamente tirò in ballo una terza persona che lo avrebbe costretto a prelevare Pike per farlo uccidere.

Durante le indagini, la polizia scoprì che Forti era coinvolto in una serie di frodi immobiliari a Miami e che la pistola utilizzata per il delitto era stata acquistata di recente dall’uomo. A fronte di questi indizi, gli inquirenti sostennero che l’ex produttore televisivo avrebbe avuto interesse a uccidere Pike per evitare ostacoli nell’acquisto del Pikes Hotel.

Nel 2000 Chico Forti fu condannato all’ergastolo e rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Florida City e, successivamente, al South Florida Reception Center di Doral. Forti si è sempre professato innocente e nel corso degli anni il suo caso ha acquisito rilevanza mediatica internazionale. La sua condanna è stata oggetto di numerose mobilitazioni innocentiste, ma anche del contrario.

I tentativi di riportarlo in Italia

Nel 2020 ci fu il primo tentativo di riportare Forti in Italia da parte dell’ex ministro degli esteri Luigi di Maio. Forti si appellò alla “Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali“, documento mai sottoscritto dal Governatore della Florida De Santis. Oggi, a distanza di 24 anni, per l’ex velista italiano è arrivata la conferma tanto attesa. Il 1° marzo 2024 la premier Giorgia Meloni ha annunciato il trasferimento di Forti in Italia, che dovrebbe avvenire nel giro di un mese, massimo due.

Nel nostro Paese, l’uomo continuerà a scontare l’ergastolo, ma sottoponendosi alle leggi italiane potrebbe beneficiare della libertà condizionale. Forti potrebbe uscire dal carcere e cominciare un periodo di libertà vigilata al termine del quale, se non avrà commesso ulteriori reati, potrà ottenere la piena libertà.

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