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Abuso d'ufficio

Abuso d’ufficio: cosa cambia con la nuova Riforma della Giustizia?

Il disegno di legge voluto dal Ministro della Giustizia Nordio abroga il reato dell’abuso d’ufficio. Magistrati e avvocati si oppongono.

Regolato dall’articolo 323 del codice penale, l’abuso d’ufficio si configura nei casi in cui “il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio, nello svolgimento delle proprie funzioni o del proprio servizio, procuri per sé o per altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arrechi ad altri un danno ingiusto, in violazione di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge”.

Punito con la reclusione da uno a quattro anni, uno degli elementi chiave del reato è quello del vantaggio patrimoniale, che si realizza in violazione di specifiche norme di legge o di regolamento.

I soggetti ai quali l’articolo si riferisce sono pubblici ufficiali, rei di abusare dei propri poteri per vantaggi personali, a danno di terzi o della collettività.

Per quanto riguarda la condotta, invece, occorre che l’azione od omissione sia stata compiuta con dolo intenzionale.

Perché la Riforma della Giustizia abroga l’abuso d’ufficio?

Con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della Riforma della Giustizia, l’abuso d’ufficio viene di fatto soppresso. Introdotto nel 1930, l’articolo regolato dal codice penale è stato modificato diverse volte negli anni: nel 1990, nel 1997 e di recente nel 2020. Ma perché si è deciso di eliminarlo? Stando ai dati, il 93% dei casi relativi alle inchieste per abuso d’ufficio non arriva al giudizio. Lo scorso anno, ad esempio, sono stati archiviati 3.536 fascicoli su un totale di 3.938. Nel 2021 le condanne in primo grado per abuso d’ufficio sono state solo 18 nonostante le 4.745 iscrizioni nel registro degli indagati.

Una delle motivazioni che ha portato a questa decisione sta anche nella cosiddetta “paura della firma”. Per timore di possibili procedimenti, i sindaci eviterebbero di apporre la propria firma a importanti atti pubblici.  

Le implicazioni della soppressione dell’abuso d’ufficio

L’eliminazione dell’abuso d’ufficio sta suscitando diverse critiche, specie tra i magistrati e gli avvocati, che considerano la misura in contrasto con le disposizioni internazionali. Per molti il disegno di legge non prevede nessuna misura alternativa all’eliminazione della norma. Ma per il Guardasigilli Nordio non si creerebbe nessun vuoto di tutela perché – come ha dichiarato alla fine del Consiglio dei Ministri – “Il nostro arsenale giudiziario è il più agguerrito e severo d’Europa”.

Perché possa considerarsi eliminato, occorre ora attendere il Parlamento, che deciderà se procedere o meno alla soppressione del reato.

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