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Aborto: in Italia (e non solo) è sempre più difficile interrompere una gravidanza non desiderata

In Italia, così come nel resto del mondo, è sempre più difficile abortire. Perché nel 2023 le donne devono ancora combattere per difendere un loro diritto?

“In tema di aborto Kant ci ha insegnato che l’uomo va trattato sempre come un fine e mai come un mezzo. Obbligare le donne alla generazione ogni volta che sono, rimangono incinte, significa trattare il corpo delle donne come mezzo di riproduzione, ma trattare il corpo della donna come mezzo di riproduzione confligge appunto con l’indicazione di Kant, che poi non è solo quella di Kant ma anche l’indicazione cristiana, che l’uomo va trattato come un fine e non come un mezzo, che l’uomo è persona e non strumento di generazione”, ha dichiarato Umberto Galimberti, in un suo intervento radiofonico al Corpo delle donne.

In Italia, così come nel resto del mondo, è sempre più difficile abortire. Una scelta che dovrebbe essere della donna “il corpo è mio e lo gestisco io” che in realtà viene affidata sempre più spesso ad obiettori di coscienza e commenti del tipo “esistono le precauzioni” o peggio “perché vuoi abortire?“.

E’ un diritto per la donna poter decidere cosa fare e come autodeterminarsi. Forse però, per la nostra realtà diventa sempre più complesso e poco attuabile tutto questo.

L’aborto, le normative e i riferimenti dell’OMS

Da nord a sud dello stivale si susseguono discussioni, dibattiti e leggi sul diritto di una donna a poter abortire, anzi a non poter abortire. Esiste una legge e ne abbiamo scritto parlando proprio della volontà di autodeterminazione della donna che poco sposa l’idea di una sua indipendenza anche nello scegliere se portare avanti o meno una gravidanza.

Nel mese di giugno 2022 è stata trasmessa la Relazione Annuale sull’interruzione volontaria di gravidanza, con i dati raccolti dal Sistema di Sorveglianza Epidemiologica delle IVG attivo in Italia dal 1980 che trasmette un risultato non positivo in modo particolare in riferimento all’obiezione di coscienza di medici, ostetriche e ginecologhe. Una diffusione ampia e in tutto lo stivale.

Secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la carenza di informazioni adeguate è un ostacolo all’esercizio del diritto di aborto libero, sicuro, gratuito. Ad oggi l’Italia non dispone ancora di un sistema di diffusione di dati e informazioni relativi alla fornitura di servizi per l’interruzione di gravidanza che siano facilmente accessibili e disponibili, come da applicazione delle direttive europee in tema di trasparenza.

Giornata nazionale aborto sicuro con la campagna di sensibilizzazione

È importante comunicare in modo corretto e aiutare le donne nella scelta del percorso più adatto ad ogni esigenza. Ecco perché il 28 settembre Giornata di sensibilizzazione sul tema dell’aborto sicuro, sono state presentate delle linee guida e delle vere e proprie campagne di informazione dedicate alle donne, con una conferenza stampa tenutasi in Campidoglio, frutto della cooperazione di una compagine inedita che vede associazioni impegnate sul tema dei diritti sessuali e riproduttivi unite ad altre impegnate sui diritti LGBTQ+, sulla laicità, sui diritti umani, sulla promozione di policy femministe.

Tra le organizzazioni sostenitrici figurano l’Associazione Luca Coscioni, Agedo, Aidos, Amnesty International Italia e Arcigay Rete Trans* Nazionale, Civilità Laica, Laiga, Period Think Thank, Pro-choice rete italiana contraccezione aborto, Obiezione respinta, Ru2020, Se non ora quando? Torino, Uaar, Udi.

Un appello per chiedere che l’Italia recepisca le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della sanità in materia di aborto, affinché vengano tutelati i diritti e la salute delle donne e delle persone in Attesa.

L’edizione più recente delle Abortion care guidelines dell’Oms è infatti del 2022, non aggiornata e con molte lacune da colmare. Considerando che l’Italia è uno dei pochi paesi in cui la RU486, meglio nota come pillola del giorno dopo, è poco diffusa anche a causa delle difficoltà oggettive nel reperire il farmaco, accogliendo attorno a sé un alone di stigmatizzazione e di stereotipi.

La tua scelta a zero ostacoli. Guida pratica al tuo aborto libero e informato

Durante la conferenza stampa tenutasi presso la Camera dei Deputati, è stata anche presentata la campagna, durante dal titolo  #IVGsenzaMA che partirà il 18 ottobre su tutti i canali social e reti nazionali con un’idea divulgativa che permetterà di affrontare, in piccole pillole di informazione, problemi e ostacoli più comuni che si incontrano sul percorso di IVG (interruzione volontaria di gravidanza). La campagna si concluderà il 26 ottobre, quando sarà disponibile il manuale “La tua scelta zero ostacoli“, contenente le soluzioni concrete alle problematiche esposte. Per informazioni, seguite la campagna sui canali social delle organizzazioni promotrici

L’opuscolo “La tua scelta zero ostacoli Guida pratica al tuo aborto libero e informato” è soprattutto uno strumento concreto e utile per chi intende abortire, lo sta facendo o lo ha già fatto, nonché per coloro chei supportano questa scelta.

Frutto del lavoro collettivo di attiviste, giuriste, ginecologhe e antropologhe, la guida è costruita sulla base delle centinaia di storie reali riscontrate nei gruppi di auto-mutuo-aiuto, sulle piattaforme e sulle reti femministe.

E’ normale nel 2023, con tutte le battaglie femministe sostenute e portate avanti, chiedere il rispetto di un diritto?

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