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Posso condividere sui social lo screenshot di una conversazione?

Condivisione di uno screenshot sui social network, cosa si rischia?

Quando una persona decide di divulgare una conversazione privata con altri soggetti non coinvolti all’interno dello stesso dialogo deve rispettarne la loro privacy, in quanto, si corre il pericolo di ledere la riservatezza altrui.

Ma la condivisione di una screenshot viola in ogni caso la privacy dei soggetti coinvolti?

Se la condivisione sui social, dell’immagine che riporti il contenuto di una conversazione risulti non così, incisiva, nel senso che non si riesce a  leggere i nomi e cognomi dei partecipanti e non risulta affatto semplice capire chi stesse scrivendo non si incorre in alcun rischio e/o pericolo di un eventuale richiesta di un risarcimento del danno.

L’articolo 15 della Costituzione sancisce che: La  libertà  e  la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La  loro  limitazione  può  avvenire  soltanto  per  atto motivato dell’autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.

La tutela della corrispondenza e della relativa comunicazione rappresentano, così, strumenti di espressione della libertà personale (art. 13 Cost.).

Se qualcuno intende divulgare una screenshot con altre persone deve provvedere all’oscuramento dei dai personali dei partecipanti alla conversazioni, ovverosia, tagliare o coprire il nome e cognome, nonché tutte le notizie che potrebbe in qualche modo rendere riconoscibile il soggetto/i partecipanti al dialogo.

Qualora, non intervenga il dovuto oscuramento dei dati personali, la vittima potrà chiedere un risarcimento del danno con preliminare dimostrazione del danno subito. Chi ritiene di aver subito un danno può chiedere anche la tempestiva rimozione del post dai social network.

Quindi, alla domanda se è possibile condividere una screenshot sui social? La risposta è sicuramente positiva ma con specifici accorgimenti e soprattutto rispettando la privacy altrui. In questo caso, colui che condivide l’immagine non rischia di dover eventualmente risarcire la possibile vittima.

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