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Narcisismo: cosa significa esser presi solo da se stessi?

“Narciso, parole di burro…Conquistami, inventami. Dammi un’altra identità. Stordiscimi, disarmami e infine colpiscimi. Abbracciami ed ubriacami, di ironia e sensualità…”

Ho riscoperto i versi di questa celebre canzone di Carmen Consoli nei gironi scorsi. In radio nel lontano 2000 parla proprio del narcisista, definendo le parole di questo uomo come di burro. Il brano, anche conosciuto come “Narciso” è stato pubblicato all’interno del suo volume “Stato di necessità” e rappresenta una donna che si trova da sola. persa nel voto di una stanza mentre ascolta le parole bugiarde, ammalianti che vengono sapientemente modellate dall’altra persona che finiscono per attrarla nella sua trappola e sfinirla, con eleganti premure e suntuosità.  Riporta una vera e propria immagine visiva di una dipendenza affettiva e di come spesso una persona non riesca ad andare oltre queste parole che diventano trappole mortali. Mentali e fisiche. Labirinti dai quali è impossibile uscire.

Dalla letteratura alla realtà: il mito di narciso e le sue implicazioni

Dall’antica Grecia ci viene tramandato anche il mito di Narciso. Chiunque conosce le vicende del ragazzo che specchiandosi nell’acqua cadde vittima dell’amore per se stesso, immagine mediata e presa in prestito dalla nostra lingua italiana. Così famoso da diventare una parola di uso comune per indicare una specifica caratteristica dell’uomo: l’amore smisurato per se stessi. Il mito di Narciso, infatti, narra la storia di un giovane bellissimo che perde la vita perché si innamora perdutamente del suo riflesso.  

Come possiamo notare, anche questa dimensione viene ricostruita come un’idea di uomo che vede se stesso prima degli altri. Se peregriniamo nella letteratura e nella filosofia, così come nell’arte, possiamo trovare ancora casi simili e autentici. Una fenomenologia sempre più diffusa che, ad oggi, crea anche dinamiche disfunzionali imponendo anche un eccessivo controllo sulla vita e le emozioni di una persona.

Disturbo narcisistico di personalità e relazioni disfunzionali

Il disturbo narcisistico della personalità, è inserito all’interno del Cluster B del DSM-5 insieme al disturbo borderline, istrionico e antisociale, che raccoglie tutti quei disturbi che investono la sfera emotiva, dando vita a comportamenti a volte esasperati e aggressivi. Il disturbo narcisistico di personalità è caratterizzato da un modello pervasivo di grandiosità, necessità di adulazione, e mancanza di empatia. La diagnosi avviene in base a criteri clinici. Il trattamento è con la psicoterapia psicodinamica.

Nell’ultima settimana, abbiamo assistito ad un nuovo femminicidio. Giulia Tramontano e il bimbo che portava in grembo Thiago, hanno trovato la morte per mano del compagno della ragazza, Alessandro Impagnatiello. Un ragazzo con più vite parallele, amante della bella vita. Calcolatore e bugiardo.

Seduzione, vanità, manipolazione e giochi di potere.  Identikit perfetto dell’uomo narcisista che mette sempre sé stesso prima di tutti. Che non ama le altre persone, ma le utilizza al fine di far crescere e potenziare il suo ego. A volte questi comportamenti, si uniscono anche al Gaslighting, una tecnica di manipolazione con modalità comunicativa alterata, un atto tipico all’interno della manipolazione psicologica.

Persuasione sublime, parole, fare amorevole che porta la donna ad essere confusa arrivando a disarmarla emotivamente lavorando sulla parte più intima della stessa. Abilmente sminuisce la stessa che non riesce, quasi come una calamita, a distaccarsi. Ed è proprio in quel preciso momento che il narcisista, che non concede amore, sa che è il momento giusto per continuare, distrugge ogni possibilità della donna di capire, ribellarsi, creando un rapporto disfunzionale.

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