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Linguistica forense

Linguistica forense e la sua evoluzione negli anni

Negli anni l’interesse della linguistica forense in ambito internazionale sta continuando a crescere. Ancora poco diffusa in Italia, sempre più spesso viene impiegata nelle aule di tribunale.  

La linguistica forense è una disciplina che, sfruttando un approccio scientifico, studia il linguaggio in determinati ambiti legali e forensi. Si tratta di una scienza relativamente nuova che viene utilizzata per la prima volta negli anni 50 nel caso di Timothy Evans, accusato di aver ucciso la sua famiglia. Condannato a morte, il suo caso divenne un libro che, scritto da Jan Svartvik, analizzò la sua confessione rilasciata alla polizia. Per l’autore c’erano forti dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni, secondo lui fortemente condizionate dalle forze dell’ordine. Convinto della sua innocenza, Evans fu poi graziato nel 1966.

Divenne una disciplina autonoma solo diversi anni dopo, quando nel 1999 venne introdotto il primo master in linguistica forense a Cardiff. Il più grande centro di ricerca al mondo è oggi quello presente alla Aston University, che conta alcuni dei più famosi studiosi del settore.

La linguistica forense in Italia

Diffusa a livello internazionale, soprattutto nel mondo anglosassone, in Italia la linguistica forense è poco conosciuta. Non esistono ancora corsi di laurea dedicati a questa disciplina ma, ciononostante, viene impiegata sia nei processi civili che in quelli penali per identificare gli autori di alcuni testi.

Negli anni l’interesse per questi studi sta crescendo, grazie all’influenza di certe pubblicazioni e al lavoro di alcuni ricercatori.

Il caso Unabomber

Negli Stati Uniti il bombarolo seriale Ted Kaczynski è stato catturato dall’FBI grazie al lavoro di questi professionisti. Gli esperti hanno analizzato il suo manifesto, intitolato “La società industriale e il suo futuro”, e l’hanno confrontato con alcuni scritti inediti, identificandolo grazie ad alcune peculiarità linguistiche.

Linguista forense, il suo ruolo nei tribunali

Normalmente i linguisti forensi fanno i ricercatori e i professori, ma talvolta si occupano anche di perizie per il tribunale. Esaminano i testi a disposizione (e-mail, lettere, contratti etc.) e sfruttano le proprie conoscenze per fornire la loro opinione a riguardo. Non sempre la loro consulenza può essere considerata una prova plausibile: in alcuni casi gli studi realizzati vengono utilizzati dagli avvocati e dalle forze dell’ordine prima di arrivare in un’aula di tribunale.

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