IL MAGAZINE DEDICATO ALLE
INVESTIGAZIONI & SCIENZE FORENSI

di:  

sharenting

Francia: una legge potrebbe impedire lo sharenting a tutela dei minori

Una proposta di legge in Francia potrebbe impedire ai genitori di condividere le foto dei figli sui social. Il divieto dello sharenting mira a tutelare la privacy dei minori, vittime inconsapevoli delle azioni degli adulti.

Il Parlamento francese vorrebbe limitare con una proposta di legge l’abitudine dei genitori di pubblicare sui social le foto dei figli. Questa pratica, conosciuta come sharenting, costituisce l’unione delle parole share (condividere) e parenting (genitorialità). Il suo promotore è il deputato macronista Bruno Studer che, a sostegno della sua tesi, cita i dati contenuti all’interno del rapporto 2018 del Children’s Commissioner for England. Secondo la ricerca, è possibile trovare online una media di 1.300 fotografie prima che un bambino compia i tredici anni. Si tratta soprattutto di foto di vacanze, foto scattate a scuola e durante un’attività sportiva, reperibili su Facebook, Instagram o su altre piattaforme.

In base a quanto riferisce l’Observatoire de la Parentalité & de l’Éducation numérique, ad aver condiviso contenuti riguardanti il proprio figlio è il 53% dei genitori francesi. Il 43% l’avrebbe fatto sin dalla nascita.

Cosa prevede la legge

La legge mira a sensibilizzare e informare i cittadini sui pericoli derivanti dalla condivisione delle fotografie di minori tramite internet. I giudici avranno il potere di vietare lo sharenting al genitore che rischia di compromettere la dignità e l’integrità dei figli, delegando ad altra persona la tutela della sua immagine.

Se approvata, la legge disciplinerà la responsabilità genitoriale, nel pieno rispetto della privacy dell’interessato e dei principi della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia in materia di esposizione pubblica dei minori.

I giudici potranno inoltre vietare la condivisione senza il consenso di entrambi i genitori. Se uno dei due dovesse essere contrario, l’altro dovrà provvedere alla rimozione dell’immagine.

Rischi dello sharenting

Secondo il National Center for Missing and Exploited ChildrenIl 50 per cento delle fotografie che circolano sui forum di pedopornografia è stato inizialmente pubblicato da genitori sui loro social network“.

Il crescente utilizzo delle piattaforme da parte degli adulti sta aumentando i tentativi di adescamento online anche grazie alle immagini messe in rete. Ma non solo: spesso i genitori, non coscienti dei reali rischi provocati da queste azioni, sovraespongono mediaticamente i figli che, crescendo, potrebbero sentirsi imbarazzati per quelle foto. Si tratta di ipotesi, ma da un punto di vista psicologico, il mancato rispetto della loro privacy potrebbe portare gli adolescenti ad avere una più bassa autostima, e ad essere vittima di cyberbullismo nel futuro.

E in Italia? Anche nel nostro Paese fa molto discutere la proposta approvata all’unanimità in Assemblea Nazionale francese. Le preoccupazioni vengono infatti condivise anche dal Garante della Privacy e dall’Autorità garante per l’infanzia.

CONDIVI QUESTO ARTICOLO!

Iscriviti alla newsletter

    La tua email *

    Numero di cellulare

    Nome *

    Cognome *

    *

    *

    Inserisci sotto il seguente codice: captcha