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Dopo il Covid, a Bergamo arriva la vigilanza privata

Boom di violenza giovanile e atti vandalici: i comuni della bergamasca si affidano alle società di vigilanza privata

La zona d’Italia più colpita dalla pandemia è oggi colpita da un’escalation di violenza giovanile e degrado urbano. Quasi fosse un effetto collaterale del lungo periodo di chiusure e restrizioni, nelle ultime settimane nei comuni della bergamasca sono stati registrati numerosi episodi di violenza tra i giovani. Schiamazzi fino a notte fonda, risse e scontri tra gang di ragazzi, atti vandalici ai danni di strutture pubbliche, spaccio e microcriminalità. I comuni della provincia di Bergamo si sono risvegliati, ma non nel modo giusto.

Per arginare il fenomeno, i sindaci di comuni come Dalmine, Curno o Treviolo hanno deciso di affidarsi ai servizi delle società di vigilanza privata, con l’auspicio che questi episodi di disagio e degrado sociale rientrino nella normalità. Alcuni sindaci, che avevano già attivato il servizio di vigilanza privata, hanno raddoppiato i turni. Non solo di notte ma anche di giorno. “Abbiamo assistito ad un’escalation di episodi vandalici come mai era avvenuto in passato e di lamentele da parte dei cittadini” ha dichiarato Pasquale Gandolfi, sindaco di Treviolo. “Abbiamo chiesto alle agenzie private verifiche capillari. Stiamo valutando anche la possibilità di pattugliamenti serali e notturni in convenzione con altri comuni”.

Fenomeni di bullismo, violenza giovanile e degrado urbano non coinvolgono soltanto la bergamasca, ma anche altre province d’Italia. Le spiagge e i litorali sono spesso teatro di episodi come questi, che rischiano di compromettere le vacanze a famiglie e anziani. Da nord a sud, diverse località balneari hanno deciso di avvalersi dei servizi delle società di vigilanza privata per monitorare la movida notturna. Gli operatori hanno il compito anche di verificare l’accesso alle spiagge e agli stabilimenti, nel rispetto delle attuali normative dovute all’emergenza sanitaria. Con l’obiettivo di scoraggiare i malintenzionati, ma anche chi, troppo spesso, pensa di vivere sopra le regole.

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