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Contraffazione anche se il cliente sa che il prodotto è falso

Per la Corte di Cassazione è reato di contraffazione anche se l’acquirente è consapevole di acquistare un prodotto dal marchio falso

La Corte di Cassazione si è recentemente espressa in merito al reato di contraffazione. Nella sentenza n.31836 del 12 novembre scorso i giudici hanno evidenziato che il reato di contraffazione di marchi e prodotti sussiste anche se il compratore è consapevole di acquistare un prodotto dal marchio falso. La Cassazione ha rigettato quindi il ricorso di un negoziante di Lamezia Terme che vendeva pezzi di ricambio per automobili non originali. I pezzi infatti recavano il marchio di diverse case automobilistiche. Tuttavia, accanto ad essi era affisso un cartello in cui si avvisava la clientela che i pezzi in questione erano compatibili, ma non originali. Inoltre, il logo indicava la destinazione d’uso, ma non la provenienza del bene.

In seguito al sequestro dei beni da parte della Guardia di Finanza, il Tribunale di Catanzaro aveva imputato al venditore il reato di contraffazione. Quest’ultimo quindi ha esposto ricorso alla Corte di Cassazione. I giudici però hanno ribadito quanto espresso dal Tribunale di Catanzaro, confermando il reato di contraffazione e l’infondatezza del ricorso. Nello specifico la Cassazione ha sottolineato che “non può vietarsi la messa in commercio di parti di ricambio di un prodotto complesso coperto da privativa”. Tuttavia, resta vietata “ai sensi degli artt. 473 e 474 c.p. la contraffazione del marchio apposto dal titolare di esso sui componenti originali”.

Il marchio è infatti il segno distintivo che indica univocamente l’origine del prodotto, garantendone l’autenticità, la provenienza e la qualità. In questo senso, “non è necessaria la realizzazione di una situazione tale da indurre in errore il cliente sulla genuinità del prodotto bensì, in presenza di contraffazione, il reato è configurabile anche se l’acquirente sia stato reso edotto dal venditore della non autenticità del marchio”. Questo significa che anche se l’acquirente è consapevole della non autenticità del prodotto, non è possibile apportare il marchio originale a un prodotto contraffatto.

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