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Chiamate con numero truffa

Chiamate con numero truffa e telemarketing selvaggio: in autunno una soluzione per proteggere i consumatori

È in arrivo una soluzione tecnica per risolvere il problema delle chiamate con numero truffa e del telemarketing selvaggio. L’Agcom, con il sostegno del Mimit, propone un filtro obbligatorio per bloccare lo spoofing alla radice. L’obiettivo è porre un argine a un fenomeno ormai incontrollato che, nonostante le tutele legislative, continua a minare la serenità degli utenti.

Chiamate con numero truffa e telemarketing selvaggio: un’emergemza quotidiana

Ogni giorno, centinaia di migliaia di cittadini italiani sono bersaglio di chiamate indesiderate, con fini commerciali e spesso fraudolente. Il fenomeno è ormai trasversale, pervasivo ed esasperante. A nulla, finora, sono valsi i tentativi legislativi per arginare l’assalto dei call center, soprattutto quelli esteri, che continuano a imperversare di telefonate gli utenti anche nei giorni festivi.

Questi call center utilizzano la tecnica del CLI Spoofing (Calling Line Identification Spoofing), che consente di mascherare il numero chiamante, simulando un’utenza italiana. Le chiamate partono dall’estero, ma chi riceve la chiamata non vedrà comparire un numero straniero, bensì un numero estero. Tant’è che se si prova a richiamare , la risposta è sempre: “Siamo spiacenti, il numero selezionato non è attivo“.

Questo sotterfugio viene impiegato sia per veicolare offerte commerciali aggressive, sia per perpetrare vere e proprie truffe, sul quale l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy in queste settimane stanno lavorando per trovare una soluzione.

Una svolta tecnica: il filtro Agcom-Mimit

Per cercare di contrastare questo fenomeno, Agcom e Mimit stanno lavorando su un filtro anti chiamate truffa e telemarketing aggressivo. Lo ha annunciato il commissario Agcom, Massimiliano Capitanio, rivelando che a breve verranno deliberate specifiche tecniche obbligatorie per tutti gli operatori telefonici, affinché siano in grado di filtrare in tempo reale le chiamate illecite in entrata, bloccando quelle camuffate da CLI Spoofing.

La proposta, attualmente al vaglio di un tavolo tecnico, mira a creare un meccanismo di verifica a doppio controllo. Se il numero chiamante risulta inattivo o non coerente con un utente realmente in roaming internazionale, la chiamata sarà respinta. Questo sistema, fondato su database condivisi e controlli incrociati, potrebbe finalmente colmare una lacuna storica nel controllo delle chiamate internazionali.

Attualmente, infatti, gli operatori italiani sono tenuti a terminare le chiamate provenienti dall’estero anche se sospette, non disponendo finora di strumenti normativi o tecnologici per bloccarle. La novità rappresenta dunque un cambio di paradigma: da un lato, impedendo alla radice la maggior parte delle chiamate fraudolente, dall’altro, rafforzando strumenti esistenti come il Registro delle Opposizioni, oggi reso quasi inefficace dalla mole di chiamate illegittime.

Responsabilità, controlli e rischi del nuovo modello

Sebbene la proposta sembri molto promettente, le criticità non mancano. Come sottolineato da Giovanni Zorzoni, presidente dell’AIIP (Associazione Italiana Internet Provider), la complessità del fenomeno potrebbe portare a uno carico di responsabilità sugli operatori italiani, mentre i veri autori delle truffe continuerebbero a sfuggire al controllo.

Per evitare questa distorsione, l’Agcom intende istituire un sistema di responsabilizzazione progressiva, con obblighi tecnici e di reportistica per i principali snodi delle telecomunicazioni italiane, come dimostrato dal recente provvedimento contro Telecom Italia Sparkle. L’obiettivo è intervenire alla “frontiera”, cioè nel momento in cui la chiamata entra nel circuito italiano. La verifica immediata dell’autenticità del numero sarà cruciale per consentire solo le comunicazioni legittime e bloccare i tentativi di frodi digitali.

Nel frattempo, l’Agcom ha avviato una raccolta di contributi scritti per perfezionare il progetto, ispirandosi alle migliori pratiche internazionali. Come ricordato dallo stesso Capitanio, la strada è ancora lunga, ma per la prima volta si intravede una soluzione tecnica concreta e condivisa al problema delle truffe telefoniche e telemarketing selvaggio.

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