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*immagine presa dal web

Carol Maltesi: l’ossessione di un rapporto e la violenza di un amore malato

Non un gioco erotico finito male, bensì un vero e proprio omicidio quello compiuto da Davide Fontana, ai danni della giovanissima Carol Maltesi.

Lunedì 12 dicembre, interrogato davanti la Corte d’Assise di Busto Arstizio, Davide Fontana ha provato a ripercorrere i momenti che hanno preceduto la morte della sua ex compagna, Carol Maltesi.

L’uomo ha confermato che la morte è avvenuta durante le riprese di un video erotico con Carol Maltesi legata, imbavagliata e con un cappuccio. La donna sarebbe stata colpita ripetutamente alla testa con un martello, fino quasi ad ucciderla. Davide Fontana ha anche dichiarato che, non volendo vederla soffrire, ha preso un coltello e le ha tagliato la gola, mettendo fine alla giovane vita. Questo ultimo dettaglio, è stato più volte definito dall’uomo “un atto di pietà“.

La vicenda e i protagonisti

Carol Maltesi è una giovane donna di 26 anni ex commessa, da qualche tempo lavorava nel mondo del porno. Aveva infatti un profilo su Only Fans attraverso il quale vendeva i suoi video e le sue foto. Mamma di un bambino di sei anni, ha conosciuto Davide Fontana per lavoro. Lui 43 anni, impiegato di banca insospettabile, perde la testa per la ragazza, offrendosi di diventare il suo fotografo. L’uomo, aveva la passione per la fotografia, difatti si vendeva come foodblogger. Lascia la moglie e va a vivere dalla ragazza, diventando quasi la sua ombra.

Qualcosa però si rompe. Lei decide di lasciarlo, restano amici, ma lui è ossessionato dalla ragazza e non si da pace. Si finge un cliente, creando finti profili su only fans per richiedere un ultimo filmato prima che la ragazza lascia Rescaldina per trasferirsi in Veneto.

Il limite tra reale e virtuale

Al confine tra Brescia e Bergamo, in una campagna abbandonata, vengono ritrovati quattro sacchi neri con all’interno i resti di un corpo. Il volto sfigurato, nessun documento e quindi una impossibilità di riconoscere il cadavere. Solo una mano con delle unghie ricoperte di smalto e in alcune parti del corpo tatuaggi con bruciature– forse per nascondere questo particolare- che hanno permesso di riconoscere la donna, Carol Maltesi. Un corpo ritrovato ancora parzialmente congelato, tenuto in freezer dall’uomo, Davide Fontana, per circa due mesi. La donna, infatti, è stata uccisa nel mese di gennaio 2022 a Rescaldina, vicino Legnano nel milanese e il corpo sezionato e conservato in sacchi neri, adagiati in un pozzetto di un congelatore acquistato sul web.

Una vicenda terribile e macabra, considerando che l’uomo, dopo aver preso possesso del cellulare della donna, ha scritto e mantenuto le conversazioni con le persone a lei più vicine, tramite messaggistica, non rispondendo mai a voce. Ha cercato di svincolare ogni possibile idea su di lei.

Nel mese di marzo però, non riuscendo più a gestire la situazione, si è disfatto del corpo, poco lontano da un burrone profondo.

La psicologia del delitto e il dramma della solitudine

Una vicenda difficile da ricostruire che pone un interrogativo importante: come mai questa ragazza non è stata mai cercata? Tra natale e capodanno del 2021 la donna sparisce. Tutti ricevono messaggi dal suo telefono, gestito dall’uomo che probabilmente ha già ucciso la donna. Lei è a Dubai per lavoro e tornerà presto.

Il 20 marzo 2022 viene ritrovato il corpo della donna. Il 26 dello stesso mese Davide Fontana denuncia la scomparsa della sua vicina, nonché ex compagna, Carol Maltesi. Ma i carabinieri erano già sulle sue tracce. Una pista aveva portato proprio a lui.

Ossessione è la parola che ha contraddistinto questo rapporto

Ascoltate più volte le sue amiche hanno ribadito un’unica realtà: Davide era l’alter ego di Carol e bisognava per forza interfacciarsi con lui, che ormai era anche il segretario. L’uomo, che in realtà consegnava sicurezza e affidabilità anche grazie al suo carattere e al suo lavoro con una posizione equilibrata, è un narcisista ossessivo.

Un disturbo di personalità non ben delineato con tratti identificati dalla dipendenza affettiva. Lei aveva deciso di andare via da quel paese e da quella casa, trasferirsi vicino al figlio che viveva con suo padre, ex compagno di Carol Maltesi, ma l’uomo non avrebbe mai accettato.

Secondo Stephen T. Holmes, nelle persone che vivono una vita sessuale normale, le fantasie sessuali sono ben separate dal piano della realtà concreta e, solitamente, sono impiegate allo scopo di eccitare, senza indirizzare un comportamento sessuale. Il contenuto delle fantasie sessuali nei soggetti con patologie è il vero dominus. In questo caso vi è un contraddistinguersi di giochi fisici di potere, violenza e perversione, meno contenuto romantico e più fisicità.  

Quindi esiste una dipendenza sessuale?

Alcuni comportamenti possono essere standardizzati come normalità in alcune persone e dipendenza in altre. Attualmente il DSM -5 (Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders) non riconosce la diagnosi di “dipendenza sessuale” come disturbo.

L’uomo, ad oggi in carcere, è accusato del reato di omicidio volontario, distruzione e occultamento di cadavere, ed è proprio di queste ore la notizia diffusa dalle agenzie di stampa che  la Corte D’Assise ha accolto la richiesta dell’ avvocato difensore di Davide Fontana, Stefano Paloschi, di procedere ad una perizia psichiatrica.

Sia l’accusa che gli avvocati di parte civile si sono invece opposti. L’incarico verrà conferito ad uno specialista, nominato dalla stessa Corte, presumibilmente nel mese di gennaio.

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