Secondo i dati del Servizio analisi criminale della Direzione centrale della Polizia, gli omicidi volontari in Italia sono diminuiti di un terzo negli ultimi dieci anni. Tuttavia, la percentuale di omicidi commessi da minorenni è quasi triplicata in un anno, con Campania, Lazio e Lombardia in testa per numero di casi.
Omicidi in calo del 33%: meno di una vittima ogni 100 mila abitanti
Negli ultimi dieci anni, il numero di omicidi volontari in Italia è diminuito del 33%, passando da 475 casi nel 2015 a 319 casi nel 2024. Secondo il report Omicidi volontari consumati, realizzato dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale della Polizia, il trend discendente prosegue, con un calo del 6% solo nell’ultimo anno. Il dato del 2024 si attesta a 0,54 vittime ogni 100 mila abitanti, uno dei valori più bassi registrati a livello europeo, secondo Eurostat.
Parallelamente alla riduzione generale degli omicidi, nel 2024 si osserva un calo del 38% delle vittime di sesso maschile (da 330 a 206) e del 22% di quelle femminili (da 145 a 113) rispetto al 2015. Tuttavia, mentre il trend relativo agli uomini segue l’andamento generale del calo degli omicidi, il numero delle vittime femminili si mantiene su una linea più stabile, con una diminuzione più accentuata solo negli ultimi due anni. Anche i delitti riconducibili alla criminalità organizzata hanno subito una drastica riduzione, con 15 casi registrati nel 2024 rispetto ai 53 del 2015 (-72%).
Triplicati gli omicidi commessi da minorenni
Se da un lato il fenomeno degli omicidi volontari è in costante diminuzione, desta preoccupazione l’aumento significativo degli omicidi commessi da minorenni. Nel 2024, l’11% del totale degli omicidi è stato commesso da persone con meno di 18 anni. Un dato quasi triplicato rispetto al 4% del 2023. Questo incremento suggerisce una tendenza allarmante che necessita di un’analisi approfondita sulle cause sottostanti e sulle misure preventive da adottare.
Per quanto riguarda i moventi, il 5% degli omicidi del 2024 è stato classificato come crimine passionale, in calo rispetto all’11% del 2023. Stabile al 3% il numero di delitti commessi per “pietatis causa”, ovvero omicidi-suicidi spesso legati a situazioni di disagio familiare. Sul fronte delle modalità, il 41,6% degli omicidi è stato compiuto con armi bianche o improprie, mentre il 30,7% con armi da fuoco. Le vittime appartengono prevalentemente alla fascia d’età tra 41 e 64 anni (35%), seguite dalla fascia 18-40 anni (33%) e dagli over 65 (25%). Gli italiani costituiscono il 75% delle vittime, mentre il restante 25% è composto da persone di nazionalità straniera.
Distribuzione geografica e profilo degli autori
La distribuzione territoriale degli omicidi volontari nel 2024 conferma Campania, Lombardia e Lazio le regioni con il maggior numero di casi. La Campania, in particolare, registra un incremento del 31% rispetto al 2023, con 55 omicidi. Segue la Lombardia con 45 omicidi e il Lazio con 30 omicidi.
Quanto al profilo degli autori, il 34% rientra nella fascia 18-40 anni, mentre il 33% appartiene alla fascia 41-64 anni, in calo rispetto al 40% del 2023. Il 22% degli omicidi è stato commesso da persone over 65, dato sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente. Gli italiani risultano autori nel 73% dei casi, mentre gli stranieri nel 27%, con una riduzione rispetto al 2023 quando il dato si attestava al 32%.
L’aumento significativo della criminalità minorile rappresenta l’aspetto più preoccupante del report, indicando la necessità di interventi mirati per contrastare questa tendenza. L’analisi dei dati suggerisce l’importanza di strategie integrate, che coinvolgono sia la prevenzione della devianza giovanile sia politiche di sicurezza volte a mitigare le condizioni che favoriscono l’escalation di atti criminali tra i più giovani.