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Metaverso e dark web: le nuove frontiere della criminalità organizzata

Ad oggi, le trasformazioni tecnologiche sono sempre più frequenti e diffuse e le organizzazioni criminali ne stanno approfittando per commettere nuovi crimini. È fondamentale, quindi, che le agenzie di sicurezza abbiano a disposizione adeguati strumenti tecnologici per affrontare queste sfide e contrastare le attività criminali.

L’espansione delle mafie su metaverso e dark web

Metaverso e dark web rappresentano dei “nuovi orizzonti” per mafie e criminalità organizzata. Un fenomeno osservato da tempo e in continuo sviluppo.

Come riportato dalla Dia (Direzione Investigativa Antimafia) nel rapporto relativo al secondo semestre del 2022, nel corso degli anni le organizzazioni criminali hanno saputo cogliere le trasformazioni tecnologiche e i fenomeni economico-finanziari su scala globale e approfittarne per espandersi e allargare i propri affari.

Gli strumenti tecnologici connessi al metaverso, le piattaforme di comunicazione criptate e il dark web, infatti, permettono ai criminali di effettuare transazioni di denaro in forma elettronica, vendere e comprare droga, armi, ma anche oggetti preziosi e opere d’arte, come ad esempio gli Nft (Non Fungibile Token).

Europol e la cooperazione internazionale

A fronte di questi cambiamenti, gli investigatori necessitano di nuove competenze per conoscere e sfruttare tecnologie sempre più complesse, con lo scopo di aumentare le capacità di penetrazione del metaverso, delle comunicazioni criptate e più in generale del web. L’intento è quello di riuscire a rimanere al passo con i tempi, prevedere possibili ulteriori sviluppi e neutralizzare i flussi illeciti, intercettandoli in anticipo.

La cooperazione internazionale può offrire un grande contributo per contrastare queste nuove minacce. Attraverso il progetto della Rete Operativa Antimafia @On, promossa dalla Dia, è in atto un percorso di intensificazione della collaborazione tra diverse nazioni.

Europol (European Police Office) ha reso disponibili alcuni dati provenienti dalle piattaforme di comunicazioni criptate, sequestrate dalle autorità giudiziarie di alcuni paesi membri dell’Ue. Grazie a queste informazioni è stato possibile ricostruire le dinamiche criminali condotte dalle organizzazioni mafiose, ramificate e estese a livello internazionale.

La vera sfida, infatti, risiede nell’utilizzo, da parte di queste organizzazioni, di comunicazioni criptate, le quali potrebbero diffondersi su scala globale attraverso il metaverso. Adattarsi e prepararsi ad intervenire operativamente è dunque un obiettivo inderogabile.

Collaborare per avere successo in futuro

Catherine De Bolle, Executive Director di Europol, in merito a questa questione che coinvolge tutto il mondo , ha affermato:

“L’attuale successo per avere una presa ancora più forte nel futuro, impone di osservare, riflettere e agire su come si trasformano le tecnologie online (compreso l’uso dell’Intelligenza Artificiale, della Realtà Aumentata e della Realtà Virtuale). Gli scenari della continua evoluzione normativa, influenzeranno il modo in cui gli Stati Membri gestiscono le prove digitali. Per farlo, Europol continuerà a lavorare con i suoi partner Ue e gli Stati Membri, come col settore privato per sviluppare tecnologie, norme e competenze a favore della comunità delle agenzie di sicurezza”.

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