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addebito di separazione

Marito frequenta siti di incontri, è separazione con addebito

La Cassazione ha imputato l’addebito di separazione a un uomo che frequentava siti di incontri online. Secondo i giudici la fedeltà non riguarda solo il lato sessuale

Con l’ordinanza n.3879 del 16 febbraio scorso, la Cassazione ha attribuito l’addebito di separazione a un marito che frequentava siti di incontri online. La decisione della Corte Suprema s’ispira al rispetto del vincolo di fedeltà proprio qualsiasi unione coniugale, come menzionato dall’art. 143 del codice civile. Secondo gli ermellini infatti il rapporto di fiducia tra due coniugi non riguarda soltanto il lato sessuale; bensì “comprende anche la lealtà nei comportamenti dovuti nei confronti dell’altro coniuge, senza che la sua dignità debba mai subire lesioni”.

La sentenza della Cassazione si addentra in un terreno ambiguo, quello di siti, chat e app d’incontri online. Essi costituiscono un luogo virtuale in cui alcune persone, inappagate dalla loro attuale relazione, cercano un modo di evadere. In un periodo come questo, in cui la vita sociale è stata fortemente limitata dalla pandemia, milioni di utenti hanno deciso di iscriversi, gratuitamente o a pagamento, a uno dei tanti siti d’incontri disponibili sul web. Ovviamente, non tutti vi trovano una relazione extra coniugale vera e propria. Tuttavia, la Corte Suprema ha specificato che “un legame di natura sentimentale che si intrattiene su internet o al telefono può determinare un autentico tradimento della fiducia reciproca, sulla quale si deve fondare il rapporto di coppia”.

Nel caso di specie, la Cassazione ha dato ragione a una donna che chiedeva l’addebito di separazione, poiché l’ex marito s’intratteneva con altre donne su un sito d’incontri. A riprova del comportamento dell’uomo, l’ex moglie ha fornito ai giudici le ricevute dei pagamenti fatti al sito e alcune foto che documentavano la situazione. Le sentenze di primo e secondo grado hanno dato ragione alla donna, tuttavia l’uomo negava categoricamente la sua infedeltà, fintanto da presentare ricorso alla Cassazione. La Corte Suprema però ha rigettato il ricorso e ha imputato all’ex marito l’addebito di separazione, “in considerazione del suo comportamento contrario ai doveri che derivano dal matrimonio”.

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