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Investigazioni private: quando pedinare è lecito

Il pedinamento è una delle tecniche di investigazione più utilizzate dagli 007 privati, tuttavia, per non commettere reato, non è possibile sconfinare oltre certi limiti
Chiunque, secondo la legge, può assumere un investigatore privato per far pedinare una persona, indipendentemente dallo scopo per cui il primo viene assoldato, che si tratti di scoprire il tradimento del proprio partner o il comportamento illecito del proprio dipendente. In Italia, il pedinamento non è reato ed è una delle tecniche di investigazione più utilizzate dai detective privati. Paradossalmente chiunque può pedinare un’altra persona, purché ciò avvenga saltuariamente, in luogo pubblico e verso lo stesso individuo secondo un interesse di natura privata.
Tuttavia, per evitare di cadere in fallo e pagarne le conseguenze con la giustizia è bene affidarsi ad un professionista, in grado di muoversi agevolmente all’interno del nostro ordinamento giuridico. Di fatto, nel momento in cui un soggetto affida ad un investigatore privato il compito di spiare qualcun altro, non è responsabile di ciò che accade nel corso delle indagini, a patto che non gli abbia espressamente richiesto la specifica attività illecita, nel qual caso ne risponde a titolo di concorso.
Attraverso la tecnica del pedinamento, il detective può raccogliere tutti gli elementi validi che fungeranno da prova in sede giudiziale.  Tuttavia, l’attività di pedinamento ha dei limiti disposti dal Codice Penale entro i quali, per non commettere reato, non si può sconfinare. Nello specifico, è possibile pedinare un soggetto esclusivamente in luogo pubblico e non in luogo di privata dimora (il discorso vale anche all’interno di un’azienda), per non violare la privacy altrui. In secondo luogo il pedinamento dev’essere molto discreto, allo scopo di evitare che il soggetto spiato se ne accorga e per questo motivo possa avvertire disagio, paura e temere per la sua incolumità. Nel caso in cui questo accada, vi è il rischio di incappare nel reato di molestia o, peggio ancora, di stalking.
Durante la fase di pedinamento, l’investigatore privato è libero fotografare il soggetto in causa  purché, anche in questo caso, si trovi in luogo pubblico. Il detective inoltre può registrare una conversazione intrattenuta con il soggetto pedinato, anche telefonica e ad insaputa di quest’ultimo, purché esso sia presente. Al contrario invece, non è legale attivare un registratore e andarsene in un altro luogo. Per questo motivo, lasciare una microspia in casa o in automobile per registrare la conversazione del soggetto pedinato con terzi è severamente vietato.
 

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