IL MAGAZINE DEDICATO ALLE
INVESTIGAZIONI & SCIENZE FORENSI

di:  

Il biotecnologo forense

Formazione, evoluzione tecnologica e sinergia con l’investigatore privato

Tra le varie figure professionali che collaborano con gli investigatori privati che operano prevalentemente nelle indagini difensive vi è, senza ombra di dubbio, anche il Biotecnologo Forense.

Per saperne di più su questa professione abbiamo intervistato Francesca Saracino, una giovane ed esperta Biotecnologo Forense.

Chi è il Biotecnologo Forense?
La biotecnologia è l’applicazione tecnologica che si serve dei sistemi biologici, degli organismi viventi o di derivati di questi per produrre o modificare prodotti o processi per un fine specifico. Per quanto concerne il campo forense la biotecnologia, coinvolgendo vari campi dalla medicina legale, alla genetica, alla criminalistica fino alla tossicologia forense, studia, ricerca e applica tutto ciò che è innovativo e che quindi può dare nuovi apporti scientifici alla materia di interesse, nel nostro caso il campo forense appunto.

Quali percorsi formativi sono necessari per essere Biotecnologo Forense?
I percorsi sono diversi ma sicuramente Laurea Magistrale e Master specifici sono requisiti essenziali. Poi c’è la pratica in laboratorio, tanta pratica anche a costo di fare da tirocinante e lavorare gratis come ho fatto io per tanto tempo.
La teoria arriva fino ad un certo punto: la biologia è soprattutto una scienza pratica e solo con la pratica si può imparare davvero fino in fondo.
Le investigazioni scientifiche si sono evolute negli ultimi anni?
Assolutamente si grazie proprio all’apporto delle nuove biotecnologie. Alcune cose fino ad alcuni decenni fa erano impensabili o comunque lontane dal diventare applicabili. Oggi grazie ai progressi in questo tipo di ricerca scientifica, continuamente in espansione, abbiamo a disposizione un nuovo modo di approcciare e studiare una scena del crimine, dal reato più semplice fino ad un reato più importante come può essere un omicidio.
Oggi inoltre abbiamo la possibilità di studiare ex novo tanti casi che sono rimasti irrisolti i famosi Cold Case.
Questi casi spesso sono rimasti irrisolti un pò per imperizie investigative un pò perchè all’epoca in cui sono avvenuti non c’erano i mezzi tecnologi sopratutto a livello biologico che ci sono oggi.
Le sue ricerche possono essere di supporto all’investigatore privato?
Assolutamente si anzi devono esserlo! I grandi progressi oggi disponibili sono risorsa preziosa per l’investigatore privato che si trova ad affrontare i casi più disparati, e oggi come già detto prima, abbiamo tanti metodi innovativi per affrontare in una maniera scientificamente più approfondita qualsiasi circostanza ci possa capitare, faccio un esempio: per una semplice rilevazione delle impronte digitali oggi ci sono molto metodiche e prodotti innovativi che permettono una precisione nell’asportazione di gran lunga superiore a prima e questo ci dà poi un miglior risultato dopo nell’interpretazione, questo è solo un esempio ma ne posso fare tantissimi altri.
di Cosimo Cordaro
© Riproduzione riservata

CONDIVI QUESTO ARTICOLO!

Iscriviti alla newsletter

    La tua email *

    Numero di cellulare

    Nome *

    Cognome *

    *

    *

    Inserisci sotto il seguente codice: captcha