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Georgia: è nato Chance, il bambino venuto al mondo dalla donna cerebralmente morta ma tenuta in vita per la legge contro l’aborto

In Georgia una donna dichiarata cerebralmente morta è stata tenuta in vita perché la legge vieta l’aborto oltre le sei settimane. Il bambino è nato dopo quattro mesi con un cesareo d’urgenza.

Una donna cerebralmente morta è stata tenuta in vita per quattro mesi a causa di una legge della Stato della Georgia che vieta l’interruzione di gravidanza dopo le prime sei settimane.
Incinta di 12 settimane, Adriana Smith è stata attaccata ai macchinari al solo fine di far nascere il bambino che portava in grembo.

E’ nato Chance, il bambino venuto alla luce da una donna cerebralmente morta

Il 16 giugno 2025 è nato Chance. Il bambino, il cui nome significa opportunità, è venuto alla luce prematuramente dopo un parto cesareo d’urgenza. Al momento della nascita pesava solo 800 grammi, e c’è la possibilità che possa soffrire di gravi disabilità.
La mamma di Chance era un’infermiera e aveva solo 31 anni quando le hanno diagnosticato dei coaguli di sangue al cervello. Quando è stata dichiarata cerebralmente morta a causa della trombosi cerebrale che l’ha colpita improvvisamente era incinta di 12 settimane.
L’ospedale, qualche giorno dopo la nascita del bambino, avrebbe staccato la donna dalle apparecchiature che consentivano al suo cuore di battere e ai polmoni di respirare.

Georgia, la legge vieta l’aborto dopo sei settimane

I familiari, contrari alla decisione di tenerla in vita, non hanno potuto fare nulla per impedirlo.
Una legge del 2019 firmata dal governatore della Georgia Brian Kemp, infatti, vieta l’aborto nel caso in cui i medici siano in grado di rilevare l’attività cardiaca del feto. Applicata a partire dal 2022 con la sentenza Dobbs contro Jackson Women’s Health Organization, la legge ha di fatto cancellato la storica sentenza Joe vs Wade, che rendeva legale il diritto di scelta della donna.
Per questo motivo Adriana, nonostante non fosse più in grado di portare avanti autonomamente la gravidanza, è stata comunque mantenuta in vita.
I medici hanno preferito non commentare il caso, ma hanno chiarito che la loro priorità è da sempre garantire la sicurezza e il benessere dei propri pazienti.
Ad oggi, negli Stati Uniti, 12 Stati prevedono un divieto totale di aborto in qualsiasi momento della gravidanza. In 3, tra cui la Georgia appunto, l’aborto viene vietato a partire dalla sesta settimana, ovvero da quando è possibile rilevare il battito cardiaco del feto. 

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