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Garante Privacy, firmato il protocollo d’intesa con il Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale

Garante Privacy: un protocollo d’intesa per garantire maggiori tutele per le persone private della libertà personale

Il Garante Privacy rappresentato dal Prof. Pasquale Stanzione e il Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale rappresentato dal Prof. Mauro Palma, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa destinato a garantire una maggiore protezione delle persone private della libertà personale.

Le due Autorità coopereranno per proteggere la dignità e i diritti dei detenuti e di altre persone sottoposte a forme di limitazione della libertà. Il protocollo d’intesa, infatti, focalizza la sua attenzione anche relativamente ai Cpr, ovvero, i Centri per i rimpatri, quali luoghi di trattenimento di cittadini stranieri in attesa di esecuzione di provvedimenti di espulsione.  La sinergia delle due Autorità risulta rivolta anche a favore di coloro che scontano una pena detentiva in strutture sanitarie perché affetti da disturbi mentali.

Le dichiarazioni dei due Garanti: “Questo protocollo – ha sottolineato il Presidente Stanzione – rappresenta un importante passo in avanti per l’effettiva tutela della riservatezza di chi è sottoposto a misure privative e limitative della libertà personale. Auspichiamo che contribuisca a far crescere nel nostro Paese una maggiore consapevolezza sul rispetto dei diritti di persone in condizione di particolare fragilità”.

Il Presidente Palma ha dichiarato che: “Rispetto a persone che a volte vedono i diritti più elementari difficilmente esigibili nelle particolari condizioni in cui si attua la loro privazione della libertà, potrebbe non sembrare prioritario porre il tema della tutela della loro privatezza. In realtà dietro l’eventuale non tutela di questo bene primario di ogni individuo, si nasconde il non riconoscimento quale persona di chi in tale condizione si trova. Per questo la tutela della privacy di chi appare essere ‘ultimo’ è segno primario della capacità di tutelare i diritti di tutti”.

Cosa prevede il protocollo d’intesa?

Per il perseguimento degli obiettivi concordati i due Garanti potranno ricorrere a diversi strumenti, quali,  il mutuo scambio di documenti, informazioni e dati, la formazioni di gruppi di lavoro al fine di consentire un confronto condiviso di opinioni riguardanti i vari settori di competenza.

L’ambito di applicazione della cooperazione si concentrerà anche nell’eventuale attivazione di istruttorie amministrative coordinate e nella possibilità per le parti di realizzare unitamente ispezioni e/o visite per casi di interesse comune.  

Le Autorità possono, altresì, lavorare all’esecuzione di attività formative comuni anche in collaborazione con altre Istituzioni con uno spirito di condivisione delle esperienze e in un’ottica di miglioramento dei relativi ambiti d’intervento.

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