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Garante Privacy: contro il revenge porn un canale di emergenza per le potenziali vittime

Il Garante Privacy collabora con Facebook per bloccare la diffusione senza consenso di foto e video intimi

Il Garante Privacy ha deciso di mettere a disposizione sul proprio sito un canale di emergenza contro la pornografia non consensuale.  Tutte le persone che credono che le loro foto o i loro video intimi possano essere divulgati senza il loro consenso, tramite i social network, in particolare,  Facebook o Instagram, potranno segnalare questo rischio e ottenere che le immagini vengano bloccate.

 Con l’espressione revenge porn,  si intende una vendetta a sfondo sessuale che consiste nella diffusione di immagini pornografiche esplicite a scopo vendicativo  per molestare la vittima anche a livello psicologico.

Garante Privacy, come effettuare la segnalazione?

Il Garante Privacy mette a disposizione un area segnalazioni per tutte le persone maggiorenni che pensino che le proprie foto o video possano essere diffuse. 

Il format dedicato alle segnalazioni è raggiungibile sul portale web del Garante, precisamente, basterà scrivere in qualsiasi motore di ricerca il seguente indirizzo: www.gpdp.it/revengeporn.

In fondo alla pagina è reso disponibile un modulo da compilare e inviare all’Autorità, denominato, “modello di segnalazione al Garante per impedire pratiche di revenge porn” con relativo link per l’inserimento delle immagini da bloccare.

Le immagini inserite saranno, conseguentemente, codificate da Facebook grazie ad un codice hash, in modo che la persona raffigurata in foto oltre a divenire non riconoscibile si potrà, così,  provvederà al blocco di eventuali tentavi di diffusione.

I consigli del Garante Privacy per evitare il revenge porn

Il Garante per la protezione dei dati personali consiglia di proteggere con adeguate misure di sicurezza tutti i file a contenuto chiaramente sessuale. Pertanto, tutte le foto e i filmati salvati sul proprio smartphone o su qualsiasi dispositivo elettronico dovranno essere protette con idonee password o conformi sistemi di crittografia, in modo da rendere il documento non accessibile a persone non autorizzate alla visione.

Tuttavia, se sai di aver inviato materiale che ti ritrae in momenti intimi a terze persone, chiedi al destinatario di cancellarle dal suo database, al fine di evitare qualsiasi nuova divulgazione del file.

Ulteriore consiglio da parte del Garante privacy viene rivolto ai genitori per la tutela dei minori. Non è escluso che tale tipo di diffusione possa riguardare anche minori d’età. Orbene, un ruolo cruciale dovrà necessariamente essere svolto dal genitore, nel sorvegliare con la dovuta attenzione l’attività informatica del minore. Evitando, così, che il proprio figlio possa utilizzare cellulare, tablet o computer in maniera del tutto indisturbata.

I consigli del Garante si sostanziano in un unico importante messaggio, ovverosia, “proteggere sempre i propri dati con la massima prudenza.  In tal senso, la prima e più forte forma di difesa è, comunque, la prudenza nell’inviare foto e video intimi tramite messaggi o social network

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