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Furto di dati, il Dark Web preoccupa le aziende

Cresce il numero delle aziende che si affida agli 007 del dark web per tutelarsi dal furto di dati e informazioni riservate

Recenti studi confermano che i pericoli provenienti dal web sono in constante aumento anno dopo anno. Un forte balzo in avanti è avvenuto anche nel periodo del lock down quando le persone, costrette in casa dalle misure anti-covid19, hanno maggiormente utilizzato i dispositivi connessi alla Rete. Vittime designate dei criminali informatici sono privati, liberi professionisti, aziende e pubblica amministrazione. Il principale spauracchio per tutti è il furto di dati personali e sensibili, i quali possono essere utilizzati dagli hacker per accedere a conti correnti privati, chiedere un riscatto o essere venduti a terzi.

In quest’ultimo caso a comprarli possono essere organizzazioni interessate ad utilizzare i dati trafugati per un proprio tornaconto personale. Nel caso dei dati di un’azienda, questi vengono sottratti da hacker assoldati da altre imprese, che una volta in possesso delle informazioni necessarie godono di un enorme vantaggio sui propri competitor. Queste azioni illecite, commesse in diverse varianti, rientrano nei reati di spionaggio industriale e concorrenza sleale. Ad oggi, uno dei mercati più floridi per la compravendita dei dati è il dark web.

Il dark web è quel luogo del world wide web considerato come la parte sommersa di un iceberg. Ad accedervi sono criminali che fanno affari di ogni genere, dalla compravendita di droga e armi fino a organi e materiale pedopornografico. Tra le diverse attività illegali che vengono effettuate qui, compare anche la vendita di dati, documenti e informazioni riservate che costituiscono il patrimonio intellettuale delle aziende. È questo il motivo che molti imprenditori stanno correndo ai ripari affidandosi a professionisti ed esperti in questo specifico ambito.

Gli 007 del dark web sono chiamati a monitorare quel che succede in questo “girone infernale virtuale” per conto delle aziende che gli hanno affidato l’incarico. Il compito è piuttosto delicato, poiché nel dark web è molto difficile rintracciare gli utenti, reperire informazioni attendibili e non essere raggirati a loro volta. Tuttavia, anche il livello degli strumenti tecnologici utilizzati dagli investigatori è aumentato notevolmente. Con i software di ultima generazione infatti è possibile automatizzare le operazioni di ricerca, con l’obiettivo di prevenire eventuali attacchi informatici o recuperare il materiale rubato.

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