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Frodi Assicurative: un business da milioni di euro

Le agenzie investigative a supporto delle compagnie assicurative

Un business da milioni di euro, quello delle truffe alle assicurazioni, che contribuisce a fare dell'Italia il paese in Europa con i costi assicurativi più alti.

Un fenomeno che ha molte forme e che è cresciuto grazie alla crisi degli ultimi anni: non solo piccoli truffatori singoli, ma veri e propri gruppi organizzati che utilizzano la compiacenza (ben pagata) di professionisti: avvocati, periti, Giudici di Pace, medici. Truffe che si spingono fino a diventare casi di omicidio, come purtroppo è successo lo scorso gennaio, quando sì è arrivati all'uccisione di un neonato per far aumentare il valore dell'indennizzo.

Affrontiamo l'argomento con Antonio Vitolo, responsabile dei Servizi Antifrode per il Gruppo AZ Holding.

Le Compagnie assicurative si rivolgono sempre più spesso alle agenzie investigative, quali sono i principali motivi?
Negli ultimi anni, nonostante una robusta diminuzione delle immatricolazioni di auto e moto – e pertanto dei contratti di assicurazione stipulati dalle compagnie assicurative – ci si è resi conto che la percentuale di richieste di risarcimento danni sono cresciute in maniera esponenziale. Per questo motivo, le compagnie assicurative hanno iniziato a rivolgersi sempre di più alle agenzie di investigazione, al fine di verificare la genuinità del sinistro o di far emergere elementi tali da far definire “fraudolenta” la richiesta di risarcimento danni a loro avanzata, con una successiva azione di querela nei confronti di tutti gli attori presenti nella pratica in questione.

Cosa sono le frodi assicurative e qual è il fenomeno in Italia? In quali zone è più rilevante?
La frode assicurativa è una vera e propria truffa attraverso la quale si cerca di estorcere denaro, in maniera fraudolenta, ad una compagnia assicurativa.
Negli ultimi anni, la crisi economica che grava sul nostro Paese ha fatto diventare il fenomeno delle frodi assicurative un vero e proprio ammortizzatore sociale, attraverso il quale tante persone, supportate dall’operato di professionisti del calibro di avvocati, medici, periti e altre professionalità cercano di “guadagnare” un po’ di denaro simulando incidenti stradali, incendi, rapine e eventi di questo genere.
Ad oggi, sebbene il fenomeno delle frodi assicurative sia diffuso sull’intero territorio nazionale, le aree geografiche nelle quali si evidenzia un maggior numero di sinistri fraudolenti è costituito dal territorio compreso tra la Campania e la Puglia, vere e proprie “zone calde” dove il fenomeno dell’antifrode viene gestito anche – ma non solo – dalla criminalità organizzata. Di fatto, il suddetto territorio è caratterizzato da un numero elevatissimo di richieste di risarcimento danni di piccola/media entità, il cui valore unitario è compreso tra i 7 e i 12mila euro.

Come può un’agenzia investigativa essere di supporto all’assicurazione?
L’agenzia investigativa, attraverso una puntuale e mirata attività di intelligence, ha il compito di verificare, accertare e constatare se tutto quanto indicato all’interno di una richiesta di risarcimento danni che un avvocato invia alla compagnia assicurativa è veritiero, parzialmente falso o del tutto fasullo.
Premesso che la frode assicurativa è il risultato di un incidente inventato a tavolino, il compito dell’investigatore privato (che di fatto è l’unica persona qualificata ed autorizzata ad effettuare l’attività antifrode) è quello di comprendere il punto debole dell’intero ciclo, facendo emergere discordanze e contraddizioni tra le parti coinvolte, consentendo alla compagnia di non pagare l’indennizzo indebitamente richiesto.

Ci fa un identikit del frodatore tipo?
Ritengo che non esista un vero e proprio identikit del frodatore tipo. Di fatto, le frodi assicurative vengono perpetrate da un'amplissima tipologia di soggetti, che vanno dal disoccupato all’imprenditore che si trova in difficoltà economica, dall’avvocato o dal perito che non ha molto lavoro al medico compiacente, fino ad arrivare, come emerso dalle ultime indagini condotte dall’Autorità Giudiziaria, al coinvolgimento di Giudici di Pace.  

Quali strategie, a suo parere, deve adottare l’assicurazione per tutelarsi dal rischio di frode?
Al fine di tutelarsi o quanto meno di cercare di ridurre il rischio di assicurare persone dedite alle frodi assicurative le compagnie potrebbero, preventivamente alla stipula del contratto, effettuare un “accertamento” sul potenziale nuovo cliente, al fine di delineare un vero e proprio curriculum dal quale potrebbero emergere coinvolgimenti (di qualsiasi tipo o natura) all’interno di richieste di indennizzo avanzate a qualsiasi compagnia assicurativa.
A tal proposito è consigliabile rivolgersi ad una società che possieda un database che quotidianamente alimenta con l’inserimento di informazioni relative a sinistri stradali (nominativi di assicurati, controparti, testimoni, numeri di targa, centri medici, studi legali, etc.) che in “real time” e in maniera del tutto automatica mette in evidenza ricorrenze di dati, evidenziando possibili casi di frodi seriali.

di Laura Torresan
© Riproduzione riservata

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