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Aziende a rischio frode

Emerge il dato allarmante che ben l’89% delle imprese con fatturato superiore ai 50 milioni di euro hanno evidenziato casi di frodi interne compiute da parte del personale dell’azienda

chi è…

VINCENZO FRANCESE

Amministratore Unico di Axerta S.p.A.

Vincenzo Francese è Amministratore Unico di AXERTA, gruppo leader in Italia nella consulenza aziendale in ambito di investigazioni societarie, finanziarie e digitali, presente sul territorio con le sedi principali di Milano, Roma e Padova.

L’esperienza investigativa di Vincenzo Francese è frutto della tradizione familiare partita dall’intuizione del padre Gioacchino che, nel 1963, riformula il modello di indagine inglese basato sulla pretext-call e costruisce le fondamenta di AXERTA. Non ancora maggiorenne, Vincenzo decide di seguire le orme del padre e, in parallelo alla frequenza dei primi corsi sulle metodologie investigative, entra in azienda e inizia la sua formazione come apprendista investigatore. Ottenuta la licenza prefettizia, Vincenzo si dedica allo sviluppo del business investigativo basato sulla competenza giuridica, costruendo il know how che, attualmente, caratterizza AXERTA e permette al gruppo di contare circa 8700 incarichi all’anno e di collaborare abitualmente con le principali aziende e studi legali nazionali e multinazionali.

Le frodi aziendali in Italia sono un fenomeno in forte crescita che merita di essere analizzato nel dettaglio. Per questo abbiamo chiesto approfondimenti a Vincenzo Francese, Amministratore Unico di Axerta S.p.A. – gruppo leader in Italia nella consulenza aziendale in ambito di investigazioni societarie, finanziarie e digitali, che attraverso l’Osservatorio Axerta ha di recente condotto uno studio.

1. Ci spiega come nasce il vostro osservatorio, da quanto tempo lo realizzate e a chi si rivolge?
Axerta opera in Italia nell’ambito delle investigazioni private, societarie, finanziarie e digitali da oltre 50 anni, esattamente dal 1963. La storicità investigativa e gli oltre 8.700 incarichi annui ci hanno convinti, nel 2011, ad istituire un Osservatorio, sviluppato sulla base dell’esperienza acquisita al servizio dei privati e delle aziende italiane e multinazionali operanti nei diversi settori industriali.
Il compito dell’Osservatorio Axerta è quello di svolgere e di coordinare attività di ricerca e di monitoraggio sulla cultura e sull’utilizzo delle investigazioni in Italia, informazioni utili sicuramente agli operatori del settore, ma anche a soggetti, pubblici e privati, quali avvocati, imprenditori, dirigenti e consulenti.
Nel tempo, l’Osservatorio è diventato uno strumento utile innanzitutto al team Axerta perché consente, da un lato, il monitoraggio del mercato investigativo italiano e dall’altro di individuare con maggiore precisione gli ambiti di intervento e le problematiche preponderanti, così da evitare sovrapposizioni o, al contrario, vuoti nell’offerta dei servizi.

2. Di recente il vostro Osservatorio ha analizzato il fenomeno delle Frodi Aziendali. Quante aziende le hanno subite nel 2013?
Dall’analisi dei casi trattati da Axerta, relativi ad aziende che lamentavano frodi interne, emerge un dato piuttosto allarmante: nell’89% delle aziende con fatturato superiore ai 50 milioni di euro si sono evidenziati casi di frodi interne compiute da parte del personale dell’azienda.

3. E' un fenomeno in crescita?
Si, i dati analizzati ci confermano la crescita dell’incidenza del fenomeno e in un certo senso spiegano la sempre maggiore attenzione delle aziende ai temi di Auditing e Responsabilità sociale d'impresa ed alla loro crescente necessità di gestire efficacemente le problematiche aziendali dal potenziale impatto sociale ed etico, oltreché professionale, dunque produttivo.

4. Dove si commettono più frodi in Italia e quali sono le più frequenti?
Più che sulla distinzione geografica è interessante la correlazione tra comparto industriale e tipologia di frode. Notiamo, ad esempio, il ripetersi di schemi simili nelle frodi nei porti piuttosto che nei cantieri, nella GDO o nella moda.
I casi più frequenti sono i furti e le sottrazioni di materiale in genere, non sottovalutando il fenomeno delle commesse pilotate e del passaggio di informazioni alla concorrenza che, insieme agli attacchi informatici, rappresentano oggi la via più rapida per ottenere dati e informazioni su una azienda concorrente. E’ anche per questo che abbiamo deciso di investire in questo ambito per offrire ai nostri clienti strumenti sempre più precisi e concreti, come il Vulnerability assessment investigativo.

5. Generalmente chi sono i soggetti che compiono tali reati?
I valori assoluti ci indicano che le frodi interne avvengono più frequentemente ad opera di impiegati ed operai (42%), seguiti da manager e direttori (21%) e dirigenti (11%); per le frodi esterne si registra soprattutto la connivenza di consulenti esterni, anche connessi alla concorrenza (26%) .
Se, per contro, valutiamo la numerosità complessiva del campione, allora le proporzioni si modificano sostanzialmente: troviamo infatti, una maggiore incidenza del comportamento fraudolento da parte dei dirigenti (rapporto 1:5), probabilmente in virtù del potere di delega e della fiducia riposta nei confronti del management, piuttosto che degli operai (rapporto 1:20).

6. Quali sono i beni più colpiti?
Oltre alla benzina, al cibo, agli articoli tecnici e meccanici e alle materie prime industriali, il maggiore impatto economico deriva dal passaggio di informazioni alla concorrenza, specialmente nell’ambito farmaceutico, nella progettazione meccanica e nel comparto assicurativo.
Il danno derivante da furti ha un valore medio inferiore a 50.000€ per caso, ma è polverizzato in una quantità elevata di casi diversi. A seguire, per valore, si trova il danno causato da dirigenti con responsabilità di branch estere.

7. Come può tutelarsi un’azienda per prevenire le frodi?
Per contrastare e prevenire questa realtà, le aziende possono dotarsi di un sistema di Audit che garantisca un impianto di ispezione sistematica, documentata e indipendente, per verificare la conformità delle dinamiche aziendali alle policy di qualità e di efficienza in vigore. Inoltre, al fine di garantire il rispetto dei requisiti utili alla conduzione di un Audit, esistono società esterne che, nella loro terzietà, possono effettuare una sorveglianza periodica aziendale. Axerta ha al suo interno una divisione investigativa dedicata che, nel tempo, ha sv
iluppato un metodo, ormai consolidato, che consente di elaborare progetti di intervento in stretto contatto con la dirigenza, l’auditing aziendale e le funzioni di CSR.

8. Su questo ambito ci sono leggi o norme specifiche che aiutano a contrastare il fenomeno?
Per quel che riguarda le frodi interne, soprattutto negli ultimi mesi, anche la giurisprudenza ha avallato metodologie di controllo che, pur in apparente contrasto con lo Statuto dei Lavoratori, trovano invece legittimazione nella necessità di contrastare le frodi. La sezione lavoro della Corte d'appello di Milano, ad esempio, nel corso del 2014 ha stabilito che un'azienda può utilizzare un investigatore privato per controllare la fedeltà del dipendente, anche in presenza del solo sospetto di un illecito, purché le verifiche esterne non riguardino la qualità delle attività lavorative vere e proprie.
Sul fronte delle frodi esterne, invece, la legislazione italiana al momento non impone obblighi particolari, quali ad esempio la segnalazione di un attacco informatico, e proprio tale carenza normativa ci induce ad alzare il livello di attenzione sulla tutela e sicurezza aziendale sia dal punto di vista preventivo che culturale.

 

di Laura Torresan

© Riproduzione riservata

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