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“Ciao! Ho sbagliato numero?”: come funziona la truffa dell’sms che inganna migliaia di persone

Sembra un messaggio banale, ma è l’inizio di una delle truffe digitali più pericolose degli ultimi anni. La truffa dell’sms, nota anche come “Oops, numero sbagliato”, sfrutta gentilezza, empatia e psicologia per colpire chiunque.

Cos’è e come funziona la truffa dell’sms

La cosiddetta truffa dell’sms si presenta come un messaggio inviato per errore. Un tono cordiale, un nome comune, un riferimento apparentemente realistico: “Ciao Marco, ci vediamo al bar alle 9:00?” oppure “Confermiamo l’appuntamento per domani alle 16:00”. Il mittente finge di aver contattato la persona sbagliata, ma in realtà sta eseguendo un piano ben preciso: instaurare un contatto, creare fiducia e manipolare la vittima.

Il meccanismo si fonda su un principio semplice, ma potente di ingegneria sociale. Se la vittima risponde anche solo per dire “Hai sbagliato numero”, viene etichettata come “attiva” e inserita in una lista. Da lì parte una conversazione amichevole, leggera, mai invadente. Soltanto a distanza di giorni o settimane, l’interlocutore introduce argomenti finanziari o invia link fraudolenti, tentando di estorcere dati personali alle vittime o dirottare somme di denaro su conti esteri.

Secondo l’FBI, questa truffa nasce in Cina nel 2019 e nel corso degli anni è stata perfezionata da gruppi criminali nel sud-est asiatico che operano tramite sistemi automatizzati, call center e software alimentati da numeri acquistati nel dark web.

Come viene manipolata la vittima

Ciò che rende particolarmente pericolosa la truffa dell’sms è la gradualità con cui viene perpetrata. Non si tratta di un attacco frontale, ma di un percorso che il malintenzionato costruisce nel tempo con la propria vittima. I truffatori sfruttano leve psicologiche collaudate come empatia e gentilezza, per spingere la vittima a rispondere.

I malintenzionati mirano a costruire una relazione apparentemente autentica, che fa sentire la persona al sicuro, mentre in realtà è guidata passo dopo passo verso un inganno. A differenza di altre truffe, qui la fase di manipolazione può durare settimane, persino mesi.

Solo quando la fiducia è conquistata, il truffatore svela il vero obiettivo: convincere la vittima a installare un app, cliccare su un link, condividere credenziali bancarie o effettuare bonifici verso conti esteri con promesse di ingenti guadagni. In alcuni casi, il dialogo sfocia in una relazione sentimentale fittizia, usata come leva emotiva per ottenere denaro.

Come difendersi dalla truffa dell’sms

La prevenzione è sicuramente lo strumento più efficace contro la truffa dell’sms. Bastano, infatti, pochi comportamenti corretti per evitare di cadere nella rete. In questo senso, è consigliabile non rispondere a messaggi sospetti o destinati ad altri; bloccare e segnalare immediatamente il numero su WhatsApp, Telegram o SMS; non cliccare su link inviati da sconosciuti e non installare app suggerite da contatti non verificati; non fornire mai dati personali, codici bancari o documenti via chat; attivare filtri antispam e antivirus aggiornati anche sul proprio smartphone.

Nel caso in cui si fosse già interagito con il truffatore, è fondamentale bloccare subito il numero; eseguire una scansione antivirus; cambiare le password degli account personali e bancari; contattare la banca in caso di sospetti accessi; segnalare l’accaduto alla Polizia Postale o all’autorità competente.

L’FBI ha classificato questa truffa tra le più pericolose e in crescita, evidenziando come sia parte di un’organizzazione criminale strutturata. La truffa dell’sms è subdola, sofisticata e trasversale. Non fa distinzioni di età, competenze digitali o condizione sociale. Inizia con un messaggio all’apparenza innocuo e si trasforma in una trappola costruita ad arte, con pazienza e abilità. Per questo è essenziale mantenere alta l’attenzione, imparare a riconoscere i segnali d’allarme e agire tempestivamente.

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